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Il dibattito sull’industria 4.0 ha a lungo proposto una chiave di lettura strettamente tecnologica, ma da qualche tempo la discussione sugli effetti sociali del nuovo paradigma ha aperto nuovi interrogativi sui rapporti tra persone e organizzazioni, tecnologia e sistemi produttivi, lavoro e tempo libero, mercato e società.
Il mondo della produzione si trova alla soglia di un cambiamento profondo che può assumere i caratteri di una nuova (la quarta) rivoluzione industriale, dove le tecnologie digitali si integrano nei processi industriali manifatturieri cambiando prodotti e processi.
La ricerca indaga le dinamiche di trasformazione che hanno cambiando l’impianto socio-economico del teritorio delle Langhe e del Roero nel corse degli ultimi decenni, individuandone potenzialità e fattori critici e restituendone un quadro articolato e sistematico.
La grande trasformazione del mondo produttivo torinese, che ha dimezzato il suo esercito industriale ed oggi mostra come tre quarti del valore aggiunto provinciale sono creati dai servizi è al centro di questa indagine che considera la composizione sociale del lavoro metropolitano e valura come sta cambiando la “condizione operaia” dei nostri giorni.
La ricerca indaga il rapporto tra la città e l’evoluzione dell’arte contemporanea, nel profilo economico e produttivo, per collocare Torino nello scenario internazionale del settore. Attraverso interviste a testimoni privilegiati per stimolare le istituzioni alla formazione di politiche e linee di sviluppo di un’economia delle risorse creative.
In Piemonte, l’occupazione nelle grandi imprese ha perduto in quarant’anni molto peso. Da una primigenia struttura a clessidra, divisa tra grandi concentrazioni e pulviscolo microimprenditoriale, si sta passando a una struttura a cipolla, in cui è accresciuta l’importanza delle medie imprese radicate. La ricerca ne valuta la fisionomia e i rapporti di filiera.
A fronte della costante diminuzione dell’attività industriale in Piemonte, la Lavazza conferma il suo radicamento a Torino con investimeni anche immobiliari. La ricerca tratteggia la riorganizzazione in atto e la percezione degli addetti, e indica una strada per potenziare il dialogo e la partecipazione tra impresa, sindacati e lavoratori.