«La fabbrica senza l’uomo è una fabbrica stand alone. Semplicemente impossibile».
(Ge Avio Aero)
/Anno
2016
/Partner
IAL Nazionale
Istituto Superiore Mario Boella
Fim Piemonte
/Risultati
• L'abstract della ricerca
• Il libro Il lavoro che serve (Guerini, 2018) e gli altri prodotti editoriali
• I risultati (convegni e media)
• La videoricerca Discorsi sulla smart factory
/Tag
competenze, industria 4.0, innovazione, lavoro, organizzazione, tecnologia
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Il mondo della produzione si trova alla soglia di un cambiamento profondo che può assumere i caratteri di una nuova (la quarta) rivoluzione industriale, dove le tecnologie digitali si integrano nei processi industriali manifatturieri cambiando prodotti e processi.
Alla base di questo nuovo mondo produttivo – indicato col paradigma “fabbrica innovativa”, “smart industry”, “advanced manufacturing”, “industria 4.0” – si rintraccia una rottura tecnologica caratterizzata dalla fusione tra mondo reale degli impianti industriali e mondo virtuale della cosiddetta “Internet of Things”.
La nuova fabbrica digitale e flessibile si caratterizza per alcune condizioni. Il flusso di comunicazione interno è continuo e in tempo reale fra le postazioni di lavoro; la facoltà di comunicare apporta alla linea capacità autodiagnostica e permette il controllo a distanza della produzione; la flessibilità dei sistemi permette di personalizzare i prodotti in funzione della domanda; la catena di produzione viene ricostruita e simulata in ambiente virtuale per testarla, risolvere i problemi a monte, consentire l’addestramento del personale; l’approvvigionamento di energia avviene in modo sobrio, senza sprechi e al minor costo possibile.
In questa nuova fabbrica, all’uomo restea il compito essenziale di controllo e correzione dei parametri di produzione, oltre che l’apporto creativo; mentre le tecnologie consentono di portare a termine una rivoluzione che riguarda il modo stesso di lavorare.
Industria 4.0. Uomini e macchine nella fabbrica digitale è il libro di analisi e divulgazione frutto di una ricerca durata 2 anni che ha coinvolto 20 grandi imprese da diversi settori, multinazionali con plant produttivi in Italia. Lo scopo, osservare l’impatto delle tecnologie digitali più avanzate sulla modificazione dei processi produttivi e dei prodotti, per leggere l’impatto dell’innovazione digitale sull’industria italiana, l’attenzione maturata dalle imprese, la preparazione al cambiamento. Particolare attenzione è stata dedicata a verificare quali trasformazioni le imprese vedessero all’orizzonte, quali potenzialità e rischi, quali necessità in termini di investimenti e risorse umane, quali relazioni istituzionali con altre imprese e sistemi locali. La ricerca ha studiato il rapporto fra innovazione e sviluppo delle competenze, tecnologia e organizzazione.
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«La fabbrica senza l’uomo è una fabbrica stand alone. Semplicemente impossibile».
(Ge Avio Aero)
«Industria 4.0 è un metodo potente per ridurre i costi di produzione, ma se questa tensione non è già inorigine nella filosofi a dell’azienda, è molto difficile introdurla, perché occorre una speciale predisposizione nei processi e nella mentalità».
(Intercable)
«Il progetto degli esoscheletri nasce dalla consapevolezza che svolgiamo un lavoro usurante. È una soluzione ad alta responsabilità sociale perché permette alle persone di mantenersi dentro il processo produttivo e la prestanza fisica non diventa un fattore di discriminazione».
(Gruppo Cft)
«Quando hanno messo in piedi il nuovo magazzino dicevo “perché lo fate?”. Ma ora se ci penso
mi sembra un incubo come lavoravamo prima. Se ho nostalgia? Devo dire la verità, proprio no».
(Lima Corporate)
«Paradossalmente, se un laureato arriva senza sapere niente del lavoro è un vantaggio. La cosa che cerchiamo è una metodologia orientata al miglioramento continuo. Questi ragazzi sono dei pionieri per effetto dell’esperienza che fanno con noi».
(Ge Avio Aero)
Industria 4.0. Uomini e macchine nella fbbrica digitale è un long seller. Primo saggio di ricerca pubblicato in Italia sul fenomeno dell’industria 4.0, ha venduto migliaia di copie ed è in catalogo dal 2016. È stato tradotto in francese dalla casa editrice Press des Mines e del think tank La fabrique de l’industrie con il tiolo Voyage dans l’industrie du futur italienne. Transformation des organisations et du travail. È stato citato, recensito dalla stampa nazionale e al centro di presentazioni e convegni pubblici centinaia di volte.
Il lavoro che serve. Persone nell’industria 4.0 è il secondo saggio della serie, pubblicato nel 2018. Una riduzione del volue, soto il titolo Persone e Industria 4.0 in Italia. La cultura digitale, il lavoro che cambia, le sfide per l’università è stato pubblicato dall’Istituto Italiano di Cultura di Osaka nel 2019, in una edzione limitata bilingue.
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